Il passante
Una storia ambientata a La Spezia
Marco Angelini
Nel quadro variopinto di La Spezia, città di mare, si sfiorano e si intrecciano destini. Angelo Bove, il passante, rimane in disparte, sullo sfondo delle storie di altri, mentre si prepara a salpare. Finché è lui a prendere la parola, con una voce strana e quasi allucinata. In un caleidoscopico racconto di racconti, c’è chi non riesce a staccarsi dall’amata moglie ormai morta e chi alla famiglia ha preferito la compagnia dei piccioni e di donne a pagamento, chi non riesce mai a decidersi e chi svolge compostamente il suo dovere anche alla vigilia di un intervento che lo preoccupa, chi si dibatte per star dietro a ogni cosa e chi, invece, “una volta che è a posto con la sua barca e la sua fede, è a posto con tutto”. Il passante è un susseguirsi rocambolesco di narrazioni e di esistenze. La presenza costante di Angelo Bove è metafora stessa della vita, perché tutti noi siamo al contempo protagonisti e passanti nell'infinita molteplicità e illusorietà del reale.