Delitti sommersi
Daniela Alibrandi
Mani Fredde, un maniaco psicopatico, viene rilasciato dall’ospedale psichiatrico giudiziario dove ha scontato cinque anni di reclusione, per essere affidato alla valutazione del servizio neuropsichiatrico dell’ospedale romano Gianicolense. Ingannando gli specialisti, ottiene un regime di semilibertà. Ora potrà attuare la vendetta che ha pianificato contro il commissario Rosco e l’agente Loverso i quali, a suo tempo, lo assicurarono alla giustizia. Si è documentato sui segreti del sottosuolo romano, scoprendo l’esistenza di un sistema di laghi sotterranei. Il suo piano prevede di sfruttare a proprio vantaggio l’imperscrutabilità di quei luoghi. In quelle stesse ore Luigi Monti, un portantino dello stesso ospedale Gianicolense, sotto al quale si trova un enorme lago sotterraneo, si rivolge al commissario Rosco, per risolvere il mistero delle ruote tagliate sistematicamente alla sua auto. La vita di Mani Fredde si intreccerà drammaticamente con quella del Monti.