Ritratto del barone d’Handrax
Bernard Quiriny
Il barone Archibald d’Handrax è l’ultimo rampollo di una lunga dinastia nobiliare, vive nel maniero di famiglia in un paesino che porta il nome della sua casata, e incontrarlo significa entrare in un universo bislacco in cui si parlano lingue sconosciute, si collezionano case fatiscenti, si organizzano cene tra sosia e di tanto in tanto ci si trasferisce in collegio per riassaporare il gusto dell’infanzia. Un giorno il narratore Bernard, appassionato d’arte, giunge al castello per chiedere informazioni su un avo del barone, il misconosciuto pittore Henri Mouquin d’Handrax, e si ritrova risucchiato suo malgrado in un mondo spiazzante e fuori dal tempo che finirà per cambiargli la vita. Nel Ritratto del barone d’Handrax Quiriny si abbandona al piacere dell’invenzione e dello stile, e affastella dialoghi arguti, dissertazioni erudite e brevi bozzetti di un’assurda quotidianità per consegnarci un romanzo gioiosamente strampalato che mescola con la consueta maestria umorismo nero.